lunedì 14 marzo 2011

When I'm with you it's paradise...

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle lunedì, marzo 14, 2011 0 commenti
ORIGINALE DI PHOEBE CATES:
 When I’m with you, it’s Paradise, no place one Earth could be so nice, through the crystall waterfall, I hear you call. Just take my hand, it’s Paradise, you kiss me once, I’ll kiss you twice..
VERSIONE PERSONALE MODIFICATA:
 When I eat you it's Paradise, no taste on Earth could be so nice, through the creamy waterfall, I hear you call. You're in my hands, it's Paradise, I'll  bite you once, I'll bite you twice...


Vi starete chiedendo di cosa sto cantando, giusto? Beh, della Torta Paradiso, mai sperimentata prima dati i livelli astronomici di burro in essa contenuti. Ma...una qualunque cosa contenente burro può non avere un buon sapore? I bimbi hanno fatto il bis e i volontari anche di più! Chiara e Camilla hanno raschiato i vassoi! La ricetta viene da qui e non ha niente da invidiare al famoso trancetto confezionato dalla kinder e tanto amato dai merenda-addicted (come me, sì!). Ma per curiosità? Solo io per saziarmi dovrei mangiarne almeno tre di quelle famose tortine paradiso che si trovano nel banco frigo???

TORTA PARADISO

Come si fa la torta?
200 g di farina
100 g di fecola
300 g zucchero
200 g di burro morbido
6 uova
1 bustina lievito
1 pizzico di sale
zucchero a velo per spolverare il dolce
Versate il burro in una ciotola e montatelo con lo sbattitore. Quando sarà  soffice, aggiungete i tuorli, uno alla volta (tenendo da parte gli albumi) e continuate a sbattere mentre aggiungete zucchero, farina e fecola, tutte setacciate. A parte, montate a neve ben ferma gli albumi e aggiungeteli delicatamente al composto dall’alto verso il basso. Imburrate e infarinate una tortiera, versatevi  l’impasto e infornate (in forno già caldo) a 180° per circa un’ora.

Come si fa la crema?
100 g zucchero
50 g di maizena
1 bustina vanillina
500 ml latte
200 ml di panna fresca
Mescolate in una ciotola lo zucchero e la maizena, portate a bollore il latte con la vanillina. Aggiungete poi il latte filtrato poco alla volta allo zucchero e alla maizena e mescolate bene con una frusta per evitare che si formino grumi. Rimettete il tutto sul fuoco e lasciate che la crema si addensi. Una volta pronta, fatela raffreddare bene, prima a temperatura ambiente e poi in frigo. Montate la panna dolcificandola con un paio di cucchiai di miele e poi mischiatela alla crema.

Come si assembla il dolce?
Tagliate la torta per lungo e farcitela bene con la crema. Lasciatela riposare in frigorifero per almeno un’ora, spolverate con lo zucchero a velo e tagliate a quadrotti.

giovedì 3 marzo 2011

Lo vuoi un palloncino? No, grazie. Preferisco una brioche!

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle giovedì, marzo 03, 2011 1 commenti
Ma voi, lo sapete cos'è una brioche col tuppo? I ragazzi di "Idee in Corso", progetto a cui sto partecipando con mia enorme gioia perchè finalmente sento di avere uno scopo nella vita che non sia l'università (o le scarpe!), non lo sapevano, quindi le ho preparate per il pranzo multiculturale di oggi. Da quando abbiamo iniziato la formazione ho imparato molto, moltissimo...anche dal punto di vista alimentare, sì! Oggi tra polpette dello Sri Lanka, panini marocchini, uova e frittelle rumene e pasta albanese c'era davvero da rifarsi gli occhi...no il palato, scusate! E comunque, tornando all'argomento principale del post, le brioches con il tuppo sono dolci  tipici della Sicilia, si mangiano tuffate in un bicchierone di granita oppure ripiene di gelato e riescono a fare resuscitare i morti! Hanno avuto un gran successo e qualcuno ne ha mangiate addirittura tre di fila, quindi direi che sono venute proprio bene! Se volete cimentarvi ecco la ricetta:

BRIOCHES SICILIANE COL TUPPO

Come si fanno?
750 g di farina Manitoba
250 g di farina bianca
150 g zucchero
200 g di burro morbido
10 g di sale
12 g di lievito di birra
400 ml di latte
20 gr di miele
4 uova grandi a pasta gialla
Una bustina di vannillina o, meglio, un baccello di vaniglia
La buccia grattuggiata di un limone

Per prima cosa, sciogliere il lievito con il latte tiepido e lo zucchero fino ad ottenere una liquido omogeneo. Poi aggiungere tutti gli ingredienti rimanenti e...via di olio di gomito (o di impastatrice) finchè non risulterà un impasto omogeneo e non appiccicoso che dovrà lievitare, ben coperto, almeno un paio d'ore. Quando l'impasto sarà pronto, bisognerà dividerlo in tante palline (io ne ho ottenute circa 35 con questa dose) che andranno posizionate su delle teglie coperte di carta da forno. Non dimenticate di mettere da parte un pò di impasto per creare i tuppi, ossia i cappellini delle brioches! Fate lievitare ancora un paio d'ore e poi lucidatele con un uovo sbattuto. Infornate in forno caldo, 20 minuti, a 180°.

 N.B. Riempirle di gelato è cosa buona e giusta, fatelo!

mercoledì 23 febbraio 2011

Troppo zucchero fa cariare i denti!

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle mercoledì, febbraio 23, 2011 0 commenti
A me, non si sono mai cariati e di zuccheri ho sempre fatto il pieno! Oggi poi non ne parliamo! Dopo una brioche e una fetta di cheesecake, i sensi di colpa inizio a sentirli, o meglio, li sento sui fianchi! Però per merenda ho mangiato l'ananas, che brucia i grassi. Dite che ha inglobato tutte le calorie degli alimenti sopra menzionati? No? Uff...è una tragedia essere golosi e cercare di mantenersi in forma. Se poi a questo aggiungiamo lo sport olimpico per eccellenza da me praticato, il poltronismo, siamo a cavallo! Parlando di golosi e poltronismo, domenica, presa dal tedio più totale che solo una giornata uggiosa può provocare, sono caduta nel vortice della merenda! Mia insostituibile amica di merende-a-prova-di-bomba è Luisa, la quale, ogni volta che propongo una ricetta poco ipocalorica, ripete sempre la stessa frase: "Tu qui non vieni più a fare merenda!". Calcolando che sono 23 anni che questo rito pomeridiano ci unisce, le sue minacce non hanno più il minimo effetto su di me! Domenica appunto, testa dentro il suo frigo, esclamo: "Facciamo i pancakes!". Suo fratello, manco a dirlo, ha alzato le antenne e ha iniziato ad annuire e lei, ormai rassegnata, ha sfoderato la frase ad effetto e poi mi ha aiutata a prepararli. 10 minuti per farli, 2 secondi per mangiarli. Ricordate: sono facili, ma non dietetici! Followers avvertiti...

PANCAKES

Come si fanno?
200 g di farina
2 cucchiaini da tè di lievito in polvere
1/2 cucchiaino da tè di sale
1 cucchiaio di zucchero
2 uova
250 ml di latte
3 cucchiai di olio di semi
3 cucchiai di gocce di cioccolato fondente

Unite tutti gli ingredienti secchi: farina, lievito, sale, zucchero e gocce di cioccolato in una ciotola e mescolate. In un secondo recipiente montate a neve gli albumi e, in un terzo recipiente, sbattere i tuorli ai quali aggiungerete il latte e l'olio. Unite gli ingredienti liquidi a quelli solidi e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Per ultimi, aggiungete i bianche montati a neve e mescolate dal basso verso l'alto.
Ungete una padella antiaderente con un filo di burro e fatela scaldare bene. Versate due cucchiaiate di impasto e cuocete finchè sulla superficie non si formeranno delle bolle, a questo punto girate il pancake con una spatola e lasciate cuocere finchè risulterà dorato.

N.B. Una spruzzatina di sciroppo d'acero ed il mondo apparirà migliore! You have my word!

giovedì 17 febbraio 2011

Welcome to chocoland!

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle giovedì, febbraio 17, 2011 0 commenti
Non ci sono uomini nella vita di Amèlie, ci ha provato un paio di volte ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative. In compenso, coltiva un gusto particolare per i piccoli piaceri: tuffare la mano in un sacco di legumi, rompere la crosta della crème brulèe con la punta del un cucchiaino e far rimbalzare i sassi sul canale Saint Martin.

Come nella vita di Amèlie, per il momento, nemmeno nella mia ci sono uomini. E non perchè il risultato non sia stato all'altezza delle mie aspettitive (anzi!), semplicemente perchè...le cose a volte non vanno come te le aspettavi. L'innamoramento si affievolisce, si trasforma, o svanisce...Che dite, bisogna prenderla con filosofia o disperarsi tanto da strapparsi i capelli? Un pò e un pò, forse? Una delle cose che non dimenticherò mai del mio ex ragazzo è che il cioccolato non lo faceva impazzire. E com'è possibile, direte voi, visto che tu sei cioccolato-dipendente? Mi sa che è una mia prerogativa avere a che fare con uomini che non amano il cioccolato. Mio padre, per esempio, non solo non lo mangia, ma rifiuta categoricamente ogni tipo di dolce. Quindi ho deciso che il mio prossimo fidanzato dovrà essere stra-goloso, così da non farmi sentire in colpa se avrò voglia di preparare, e ovviamente mangiare, una torta da coma diabetico come quella che vi propongo in questo post! Forse chiedo troppo...credo che mi "accontenterò" di qualcuno capace di darmi il 110% in amore e che sia abbastanza indulgente da lasciarmi cucinare e mangiare dolci...se poi li vuole assaggiare anche lui ben venga!

TORTA GIANDUJOTTA

Come si fa la base?
4 uova
150 g di zucchero
1 bustina di vanillina
100 g di farina 00
30 g di fecola di patate
20 g di cacao amaro
100 g di nocciole tostate e tritate finemente
1/2 bustina di lievito
100 g di burro
Sbattete i tuorli a schiuma (mettendo gli albumi da parte) con quattro cucchiai di acqua bollente. Aggiungete, poco per volta, 100 g di zucchero, la vanillina, il sale e continuate a sbattere fino ad ottenere una massa cremosa. Montate gli albumi a neve fermissima, aggiungendo gradatamente lo zucchero rimasto, metteteli sopra i tuorli e setacciatevi sopra la farina a cui avrete unito la fecola, il cacao, le nocciole tritate e il lievito. Con la frusta a mano incorporate delicatamente il tutto senza sbattere, in mondo che il composto non si smonti, aggiungendo a piccole dosi il buro liquefatto tiepido. Mettete l'impasto in uno stampo a cerchio apribile da 26 cm, foderato con della carta da forno, e cuocete in forno statico 175° per 35-40 minuti.

Come si fa la farcia?
200 ml di panna da montare
250 g di cioccolato gianduja
Portate ad ebollizione la panna, toglietela dal fuco ed aggiungete 200 g di cioccolato gianduja mescolando fino al completo scioglimento. Montate leggermente la crema ottenuta con le fruste elettriche, dopo averla fatta raffreddare per un paio d'ore.

Come si fa la glassa al cioccolato? (Ricetta trovata qui)
6 cucchiai colmi di cacao
6 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di latte
50 gr. di burro
Mettete in un pentolino il latte, il burro, lo zucchero e per ultimo il cacao (se volete potreste prima miscelare lo zucchero ed il cacao, togliendo eventuali grumi a quest'ultimo ma vi assicuro che andranno via da soli, schiacciandoli durante la cottura contro il bordo del pentolino, visto che rimarranno a galla). Ponetelo sul fornello a fiamma dolcissima e fate sobbollire, girando continuamente per 5/10 minuti (dipende dalla fiamma e dal cacao), finché la glassa non lascerà il cucchiaio velato.

Come si assembla il dolce?
Tagliate la torta in due strati e distribuite la crema sullo strato inferiore. Scaldate la confettura in un pentolino e spennellate a parte superiore della torta. Quando la confettura sarà tiepida, versate la glassa sul dolce, ricoprendone tutta la superficie uniformemente.


P.S. La vedete quella strisciata sulla torta? Proprio lì dove manca la glassa? Ebbene, stavo camminando con leggiadra grazia sui miei consueti tacchi a spillo, pioveva e avevo la borsa tra le mani, oltre che la torta e...sbam! sono caduta sulle scale. C'è un rimedio all'IMBRANATAGGINE? Ditemi che passerà!

domenica 13 febbraio 2011

Sunday Boring Sunday

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle domenica, febbraio 13, 2011 0 commenti
Ma tu cucini sempre torte? No, è che solitamente non fotografo il passato di verdure! E poi, se dopo averli spremuti come limoni per finire i compiti, ai bimbi del volontariato presentassi una minestrina, rischierei il linciaggio! BAMBINI. Uhm...voi li vorreste? Io sì, tantissimo. Non ora...un giorno. Ecco, magari un giorno non lontano anni luce. Magari non prima di un lavoro, un tetto sopra la testa e magari, dico magari, un marito, visto che l'immacolata concezione non è opzione da prendere in considerazione. Lo so che non dovrei, ma tra i bambini del volontariato ho sviluppato delle preferenze, anche evidenti mi sa! C'è Sofia, che è un tappino di bambina con gli occhi giganti che con un bacino mi trasforma un sabato mattina assonnato in una giornata tutta nuova! Alessio, il biondino che zitto zitto, fa i compiti in solitaria, c'è ma non lo senti! Houria che parla poco l'Italiano e spesso si spazientisce con la matematica e che mi ricorda un sacco l'Arianna bambina alle prese con le divisioni (che tragedia greca!), Whitney che è sempre stanca ma basta un abbraccio e smette di fare la lamentosa e poi c'è lui, Saif, che chissà che fine ha fatto negli ultimi mesi; la sua EVVE STVANA mi manca un sacco e anche sentire la sua voce pronunciare le magiche parole: MAESTVA AVIANNA, MA COSA DICI??? Insomma, i bambini non i rubano un pezzo di cuore, lo conquistano tutto e in un secondo anche! Poi io, che mi faccio comprare da un bacino ruffiano, sono la vittima perfetta! Per loro, venerdì sera, in pieno mood UICHENDESCO, ho sperimentato questa: 

CHOCOHOLIC CAKE (ricetta presa qui)

Come si fa la base?
2 uova
85 g di zucchero
85 g di burro morbido
150 g di farina
1 cucchiaio di lievito

Utilizzando le fruste elettriche, montate le uova con lo zucchero fin quando non diventano gonfie e chiare, quindi aggiungete il burro a pezzetti, amalgamando ancora, e la farina setacciata con il lievito, poca alla volta, mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo simile ad una frolla montata. Imburrate e infarinate una tortiera di 22 cm di diametro e, con il composto ottenuto, ricopritene la base, livellando il più possibile con il dorso di un cucchiaio inumidito in acqua fredda.

Come si fa il composto al cioccolato?

150 g di cioccolato al latte
100 g di cioccolato fondente
2 cucchiai di zucchero
1 uovo
200 ml di panna da cucina a lunga conservazione
Sciogliete insieme, in un pentolino posto a bagnomaria, i due tipi di cioccolato. Quando saranno sciolti, aggiungete, fuori dal fuoco, lo zucchero, l'uovo e la panna da cucina. Versate il composto sulla base e cuocete a 180° per 30 minuti.


Ai bambini è stato chiesto: "Chi ha preparato la torta?" e tutti hanno risposto all'unanimità: "ARIANNA!".
Che dire...si scioglie in bocca! Nessuno si è lamentato e, per qualche minuto c'è stato assoluto silenzio! Ci credereste? 30 bambini zitti? Scommetto che zittirebbe anche gli adulti!

venerdì 11 febbraio 2011

Come ti sistemo la carenza d'affetto!

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle venerdì, febbraio 11, 2011 0 commenti
Anche con voi cupido ha fatto cilecca ultimamente? Il principe non arriva oppure ha la testa da tutt'altra parte? Siete assaliti dallo sconforto ogni volta che alla tivù passa una di quelle pubblicità melense di San Valentino? Ma insomma...basta musi lunghi! Sapete cosa serve per riprendersi dopo una rottura? In ordine alfabetico: AUTOSTIMA, PALLE, POSITIVITA', SORRISO! Sì, sorridete gente e se non basta...tirate fuori l'artiglieria pesante e abbandonatevi alle dolci lusinghe del tiramisù! Non vi garantisco che riempirvi la pancia di mascarpone e savoiardi sarà la soluzione a tutti i vostri crucci amorosi ma almeno vi sarà sentire un pò coccolati! A proposito...a voi non mancano le coccole? Io credo di avere una grave carenza da quando sono single, mi mancano proprio le piccole cose, una carezza sulla testa o un sorriso appena sveglia, ma la vita è bella lo stesso, piccoli incovenienti a parte! Ma questa è un'altra storia...Tornando al tiramisù, non potete sbagliare, è un dolce a prova di imbranati!

TIRAMISU' FOR DUMMIES

Come si fa?
500 g di mascarpone
Caffè ( una caffettiera per 8 persone)
5 Uova
1 Confezione di savoiardi
5 cucchiai di marsala
5 cucchiai di Zucchero
Cacao amaro in polvere
Preparate il caffè e lasciatelo raffreddare. Dividete i tuorli dagli albumi e metteteli in due ciotole separate. Alla ciotola con i tuorli aggiungete lo zucchero e montate bene con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro a spumoso al quale aggiungerete il mascarpone. Lavate le fruste e impostatele alla massima velocità per montare gli albumi a neve fermissima, ad operazione ultimata unite le chiare montate al composto di tuorli e mascarpone con movimenti dall'alto verso il basso per evitare che gli albumi si smontino. Prendete il caffè, zuccheratelo a vostro piacimento e aggiungetevi il marsala.

Come si assembla il dolce?
Inzuppate un savoiardo alla volta nel caffè (non troppo, mi raccomando, altrimenti risulteranno mollicci!) e create uno strato di biscotti sul quale verserete metà della crema al mascarpone. Ripetete l'operazione e spolverate l'ultimo strato con del cacao amaro.
Nota golosa: se volete proprio rovinarvi, aggiungete delle scaglie di cioccolato fondente alla crema di mascarpone! Però...ssshhhhhhh, non dite che ve l'ho consigliato io!=)

lunedì 31 gennaio 2011

You know what I love about cooking?

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle lunedì, gennaio 31, 2011 0 commenti
"Lo sai perchè mi piace cucinare? Perchè dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente, voglio dire niente, una torna a casa e sa con certezza che, aggiungendo al cioccolato rossi d'uovo, zucchero e latte, l'impasto si addensa. E' un tale conforto."

Diceva proprio bene Julie in "Julie & Julia", non credete? Non importa quanto la giornata sia stata pesante, basta tornare a casa, prepararsi un bel comfort food e tutto torna a girare per il verso giusto, almeno, è questo l'effetto che fa a me cucinare. La ricetta di oggi però non prevede cioccolato, come la tanto decantata chocolate cream pie di Julie, che prima o poi sperimenterò. E' una cheesecake al mascarpone e ricotta, leggera come una nuvoletta, preparata durante il tardo-pomeriggio di un sabato trascorso in giro per negozi, tra una chat attiva e con il mascara in una mano, mentre mi preparavo per la serata...Ve l'ho detto che il multi-tasking è la mia specialità??? E' stata creata in onore del compleanno di un'amica ormai insostituibile, soprattutto per il suo spiccato cinismo! Un'altra cosa che mi piace del cucinare sapete qual'è? Guardare le facce soddisfatte dei miei "assaggiatori di fiducia", vedere come cambia la loro espressione al momento del primo morso, notare che il mio impegno viene apprezzato..e i complimenti, ovvio! Un semplice "brava" mi fa proprio nascere la voglia di continuare a sperimentare, proporre sempre novità, superare i miei limiti, perchè...chi ha detto che cucinare è facile? La panna si smonta, la maionese impazzisce, la torta non lievita e il soufflè si affloscia! Anyway, ecco la ricetta, provatela, è facile! Lo giuro!

EVE'S CHEESCAKE CON MASCARPONE E RICOTTA

(Dose per una tortiera da 26 cm)

Come si fa la base?
430 g di biscotti grancereale
80 g di burro
Polverizzate i biscotti con l'aiuto del mixer (o con un batticarne e una buona dose di rabbia!), ad essi unite il burro precedentemente fuso e amalgamate il tutto. Rivestite la base della tortiera con della carta forno ed imburratene le pareti, in seguito versate il composto di burro e biscotti e pressateli bene sul fondo e le pareti della tortiera. Conservate in frigo (o in balcone , visto che qui fa un freddo cane!).   

Come si fa la farcia?
350 g di ricotta
350 g di mascarpone
175 g di zucchero a velo
3 uova grandi
1 bacca di vaniglia
2 cucchiai di fecola
Unite tuori e zucchero e sbatteteli finchè non saranno montati, in seguito aggiungete i semi della bacca di vaniglia, i formaggi e la fecola e amalgamate bene, fino ad ottenere un composto omogeneo che verserete sulla base di biscotti. Infornate a 180° per 45 minuti e lasciate raffreddare in forno. Quando la torta sarà fredda, decoratela con fragole e mirtilli e date una bella spolverata di zucchero a velo.

martedì 25 gennaio 2011

You Are What You Eat

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle martedì, gennaio 25, 2011 0 commenti
Ci sono le mattine in cui ti svegli proprio storta. Rare eh, ma ci sono...Quelle in cui vorresti solo mettere la testa sotto la sabbia, o sotto al cuscino nel mio caso, e spegnere i pensieri. Per usare una  metafora culinaria, la mia testa è un pò come un frullatore in questi giorni, sarà la mancanza di cose da fare (studio escluso), o l'ansia di uscire da questa benedetta università...Anzi no, il motivo lo conosco bene ma "negare all'infinito" mi sembra la tattica migliore ultimamente. Quindi, non potendomi sfogare prendendo a pugni qualcosa o qualcuno, ho impastato! Ed ho prodotto delle mezzelune trovate su questo sito illuminante.


MEZZELUNE SALATE "BE POSITIVE"

Come si fa la pasta?
100 g di farina (per me, farina di kamut integrale)
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di acqua
sale
Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola ed impastate fino a che non si formerà una pallina, se necessario, aggiungete un pò d'acqua e lasciate riposare in frigo.

Come si fa il ripieno?
250 g di zucca
2 zucchine
100 g di formaggio (per me, scamorza)
4 fette di prosciutto crudo
Tagliate la zucca e la zucchine e mettetele in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti. Non dimenticate di rivestire la teglia con della carta forno! A cottura ultimata lasciatele intiepidire.

Come si assembla la mezzaluna?
Dividete la pasta in due palline e stendete dei dischi di 18 cm di diametro circa, riempiteli con le verdure, il prosciutto ed il formaggio e chiudete bene. Bucherellate la superficie con una forchetta ed infornate a 180° per 20 minuti.

  
Addentate e lasciate defluire i pensieri tormentosi!
BE POSITIVE!

lunedì 10 gennaio 2011

What's wrong with veggies?

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle lunedì, gennaio 10, 2011 0 commenti
Premetto che questa torta è stata fatta un paio di mesi fa, non ora, avevo detto che mi sarei disintossicata e...lo sto facendo (più o meno! Il week-end non conta, vero???). E' così buona che non potevo non postare la ricetta anche se, a vedere tutto questo cioccolato, ho già voglia di alimenti tutt'altro che ipocalorici! Povera me!

CROSTATA PERE E CIOCCOLATO

Come si fa la pasta frolla?
300g di farina 00
130g di burro morbido
80g di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1 cucchiaino di lievito vanigliato
Disponete la farina a fontana su un ripiano, al centro mettete lo zucchero ed il burro, l'uovo, il tuorlo e la scorza di limone grattuggiata finemente. Impastate tutto senza lavorare troppo l'impasto e formate una palla che farete riposare per mezz'ora, in frigo, avvolta nella pellicola.

Come si fa l'interno al cioccolato? 
4 uova
120 g di farina
60 g di burro fuso
60g di cacao amaro in polvere
200 g di zucchero
200 ml di panna
1 bustina di lievito
Mettere tutti gli ingredienti TRANNE LA FARINA in una ciotola e amalgamare bene con lo sbattitore. Poi aggiungere la farina e mescolare bene  fino ad ottenere un composto omogeneo.

Come si assembla il dolce?
Pastafrolla
Impasto al cioccolato
3 pere grandi
Zucchero a velo
Stendete la pastafrolla e mettetela in una teglia precedentemente imburrata, versate sopra l'impasto al cioccolato e decorate con spicchi di pere tagliati sottili. Infornate, in forno preriscaldato, a 200° per 40 minuti, lasciate raffreddare, cospargete di zucchero a velo e...provate a non mangiarla tutta!

Mi è stato detto con entusiasmo che è uguale al dolce di una famosa pasticceria di Novara (leggi:Caldarola!). Ci crediamo???

martedì 4 gennaio 2011

Il 31/12 leoni, il 3/01 C_ _ _ _ _ _ I!

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle martedì, gennaio 04, 2011 1 commenti
Parlo per me, ovviamente, che inizio il 2011 con l'influenza! Dopo l'abbuffata dell'ultimo periodo avevo deciso di depurarmi, ma non pensavo sarei stata costretta ad ingurgitare minestrine e trascorrere la serata tra le repliche de "I soliti Idioti" e le cattiverie di chef Ramsay! Almeno questa è arancione và, porta un pò di luce in queste giornate influenzate e grigiose. E dire che avevo anche un bel programma per il week-end e l'intenzione di fare razzia nei negozi dato l'inizio dei saldi! ME TRISTE!

VELLUTATA LIGHT DI ZUCCA E CAROTE, A PROVA DI INFLUENZA!

Come si fa? (dose per 3 persone)
1 cipolla
40 g di olio evo
800 g di zucca
200 g di carote
1 Dado (per me 1 cucchiaio di dado fatto in casa secondo la ricetta del bimby)
1 rametto di rosmarino
Una cucchiaio di ricotta a persona
800 g di acqua1 rametto di rosmarino


Preparate il brodo con l'acqua e il dado e, contemporaneamente, tagliate a pezzi la zucca e le carote e
affettate finemente la cipolla. Fate dorare la cipolla e aggiungete le verdure, che farete stufare per qualche minuto. Irrorate con il brodo, aggiungete il rosmarino, e lasciate cuocere per mezz'oretta, o fino al raggiungimento della consistenza che preferite. Passate tutto al mixer e, al momento di impiattare, aggiungete una cucchiaiata di ricotta ad ogni porzione. La zuppa, anche da sola, è davvero buona ma, se una minestrina non basta a riempirvi la pancia (come nel mio caso) aggiungete l'orzo e fatelo cuocere nella vellutata come se fosse una pastina, aggiungendo acqua ,se necessario, e un filo d'olio prima di servire.
N.B. Se volete riprodurre la ricetta con il Bimby, leggete qui !
P.S.Stasera ho fatto il tiramisù (domani i miei hanno una cena), mi sono regalata una cucchiaiata (e va bene, 3!) di mascarpone e...ora va un pò meglio. Altro che minestrine, i dolci hanno effetti più che benefici sulla salute, l'ho sempre sostenuto! Un pò meno sulle cosce...Purtroppo!

domenica 2 gennaio 2011

Come iniziare l'anno con il con il morale (e il colesterolo) alto!

Pubblicato da Arianna Tutta Panna alle domenica, gennaio 02, 2011 0 commenti
Questa ricetta, di un profiteroles rivisitato, è dedicata a coloro che, a Capodanno, si sono sbafati il dolce e mi hanno chiesto di riprepararlo in tempi brevi. Magari, con la ricetta sott'occhio, si danno al fai-da-te!

PROFITEROLES RIVISITATO (astenersi deboli di cuore!)

Come si fanno i bignè?
150 g farina 00
100 g burro
250 g di acqua
4 uova
1 pizzico di sale
15 g zucchero
Versare in una casseruolina il latte e l'acqua e aggiungere il burro. Portare a bollore (controllando che il burro sia ben sciolto) e, dopo aver tolto il pentolino dal fuoco, versare la farina a pioggia. Mescolare bene con un cucchiaio di legno per eliminare i grumi e rimettere sul fuoco. Continuando a mescolare, tenere l'impasto sul fuoco ancora un paio di minuti finchè questo, dopo essersi *appallottolato* intorno a cucchiaio staccandosi dalle pareti, non inizierà a sfrigolare leggermente. Spegnere e lasciar raffreddare BENE. Aggiungere le uova, una per volta, mescolando in modo che il composto si amalgami perfettamente.

Come si fa la crema chantilly?
250 ml di panna fresca
750 ml di latte
100g di zucchero
Una bustina di novolina bertolini (facoltativa)
85 g di amido
3 uova
Con lo sbattitore, lavorate i tuorli con lo zucchero e, quando la connsistenza del composto risulterà morbida, aggiungete l'amido mescolando in continuazione per evitare i grumi. Quando la miscela risulterà liscia, versate lentamente il latte freddo, mescolando sempre. Poi unitevi la novolina e portate il tutto ad ebollizione, a fuoco basso senza smettere di mescolare, mi raccomando! Al raggiungimento del bollore, abbassate la fiamma e lasciate addensare per cinque minuti al massimo. Fate raffreddare bene la crema e, a parte, montate la panna e zuccheratela (1 cucchiaio di zucchero per me!). Quando la crema sarà ben fredda, aggiungete la panna con movimenti dal basso verso l'alto per evitare di smontarla.

Come si fa la salsa al cioccolato?
60 g di cacao amaro
60 g di cioccolato fondente
300 g di zucchero
1,5 dl di latte
Mettere in una ciotola il cacao e aggiungere il latte a filo in modo da evitare la formazione di grumi. Aggiungere il cioccolato a pezzetti e lo zucchero e far cuocere a bagnomaria fino ad ottenere una crema liscia e cremosa. Filtrare il tutto con un colino e lasciar intiepidire.

Come si assembla il profiteroles?
Riempite i bignè con l'aiuto di un sac à poche e sistematene un primo strato in un bel vassoio. Ricoprite abbondantemente di salsa al cioccolato e create un secondo strato in modo da formare una piramide. Irrorate di nuovo di salsa al cioccolato, fate raffreddare e mettete in frigo. Prima di servire, decorate con ciuffetti di panna e...preparatevi alla botta ipercalorica!

lunedì 14 marzo 2011

When I'm with you it's paradise...

ORIGINALE DI PHOEBE CATES:
 When I’m with you, it’s Paradise, no place one Earth could be so nice, through the crystall waterfall, I hear you call. Just take my hand, it’s Paradise, you kiss me once, I’ll kiss you twice..
VERSIONE PERSONALE MODIFICATA:
 When I eat you it's Paradise, no taste on Earth could be so nice, through the creamy waterfall, I hear you call. You're in my hands, it's Paradise, I'll  bite you once, I'll bite you twice...


Vi starete chiedendo di cosa sto cantando, giusto? Beh, della Torta Paradiso, mai sperimentata prima dati i livelli astronomici di burro in essa contenuti. Ma...una qualunque cosa contenente burro può non avere un buon sapore? I bimbi hanno fatto il bis e i volontari anche di più! Chiara e Camilla hanno raschiato i vassoi! La ricetta viene da qui e non ha niente da invidiare al famoso trancetto confezionato dalla kinder e tanto amato dai merenda-addicted (come me, sì!). Ma per curiosità? Solo io per saziarmi dovrei mangiarne almeno tre di quelle famose tortine paradiso che si trovano nel banco frigo???

TORTA PARADISO

Come si fa la torta?
200 g di farina
100 g di fecola
300 g zucchero
200 g di burro morbido
6 uova
1 bustina lievito
1 pizzico di sale
zucchero a velo per spolverare il dolce
Versate il burro in una ciotola e montatelo con lo sbattitore. Quando sarà  soffice, aggiungete i tuorli, uno alla volta (tenendo da parte gli albumi) e continuate a sbattere mentre aggiungete zucchero, farina e fecola, tutte setacciate. A parte, montate a neve ben ferma gli albumi e aggiungeteli delicatamente al composto dall’alto verso il basso. Imburrate e infarinate una tortiera, versatevi  l’impasto e infornate (in forno già caldo) a 180° per circa un’ora.

Come si fa la crema?
100 g zucchero
50 g di maizena
1 bustina vanillina
500 ml latte
200 ml di panna fresca
Mescolate in una ciotola lo zucchero e la maizena, portate a bollore il latte con la vanillina. Aggiungete poi il latte filtrato poco alla volta allo zucchero e alla maizena e mescolate bene con una frusta per evitare che si formino grumi. Rimettete il tutto sul fuoco e lasciate che la crema si addensi. Una volta pronta, fatela raffreddare bene, prima a temperatura ambiente e poi in frigo. Montate la panna dolcificandola con un paio di cucchiai di miele e poi mischiatela alla crema.

Come si assembla il dolce?
Tagliate la torta per lungo e farcitela bene con la crema. Lasciatela riposare in frigorifero per almeno un’ora, spolverate con lo zucchero a velo e tagliate a quadrotti.

giovedì 3 marzo 2011

Lo vuoi un palloncino? No, grazie. Preferisco una brioche!

Ma voi, lo sapete cos'è una brioche col tuppo? I ragazzi di "Idee in Corso", progetto a cui sto partecipando con mia enorme gioia perchè finalmente sento di avere uno scopo nella vita che non sia l'università (o le scarpe!), non lo sapevano, quindi le ho preparate per il pranzo multiculturale di oggi. Da quando abbiamo iniziato la formazione ho imparato molto, moltissimo...anche dal punto di vista alimentare, sì! Oggi tra polpette dello Sri Lanka, panini marocchini, uova e frittelle rumene e pasta albanese c'era davvero da rifarsi gli occhi...no il palato, scusate! E comunque, tornando all'argomento principale del post, le brioches con il tuppo sono dolci  tipici della Sicilia, si mangiano tuffate in un bicchierone di granita oppure ripiene di gelato e riescono a fare resuscitare i morti! Hanno avuto un gran successo e qualcuno ne ha mangiate addirittura tre di fila, quindi direi che sono venute proprio bene! Se volete cimentarvi ecco la ricetta:

BRIOCHES SICILIANE COL TUPPO

Come si fanno?
750 g di farina Manitoba
250 g di farina bianca
150 g zucchero
200 g di burro morbido
10 g di sale
12 g di lievito di birra
400 ml di latte
20 gr di miele
4 uova grandi a pasta gialla
Una bustina di vannillina o, meglio, un baccello di vaniglia
La buccia grattuggiata di un limone

Per prima cosa, sciogliere il lievito con il latte tiepido e lo zucchero fino ad ottenere una liquido omogeneo. Poi aggiungere tutti gli ingredienti rimanenti e...via di olio di gomito (o di impastatrice) finchè non risulterà un impasto omogeneo e non appiccicoso che dovrà lievitare, ben coperto, almeno un paio d'ore. Quando l'impasto sarà pronto, bisognerà dividerlo in tante palline (io ne ho ottenute circa 35 con questa dose) che andranno posizionate su delle teglie coperte di carta da forno. Non dimenticate di mettere da parte un pò di impasto per creare i tuppi, ossia i cappellini delle brioches! Fate lievitare ancora un paio d'ore e poi lucidatele con un uovo sbattuto. Infornate in forno caldo, 20 minuti, a 180°.

 N.B. Riempirle di gelato è cosa buona e giusta, fatelo!

mercoledì 23 febbraio 2011

Troppo zucchero fa cariare i denti!

A me, non si sono mai cariati e di zuccheri ho sempre fatto il pieno! Oggi poi non ne parliamo! Dopo una brioche e una fetta di cheesecake, i sensi di colpa inizio a sentirli, o meglio, li sento sui fianchi! Però per merenda ho mangiato l'ananas, che brucia i grassi. Dite che ha inglobato tutte le calorie degli alimenti sopra menzionati? No? Uff...è una tragedia essere golosi e cercare di mantenersi in forma. Se poi a questo aggiungiamo lo sport olimpico per eccellenza da me praticato, il poltronismo, siamo a cavallo! Parlando di golosi e poltronismo, domenica, presa dal tedio più totale che solo una giornata uggiosa può provocare, sono caduta nel vortice della merenda! Mia insostituibile amica di merende-a-prova-di-bomba è Luisa, la quale, ogni volta che propongo una ricetta poco ipocalorica, ripete sempre la stessa frase: "Tu qui non vieni più a fare merenda!". Calcolando che sono 23 anni che questo rito pomeridiano ci unisce, le sue minacce non hanno più il minimo effetto su di me! Domenica appunto, testa dentro il suo frigo, esclamo: "Facciamo i pancakes!". Suo fratello, manco a dirlo, ha alzato le antenne e ha iniziato ad annuire e lei, ormai rassegnata, ha sfoderato la frase ad effetto e poi mi ha aiutata a prepararli. 10 minuti per farli, 2 secondi per mangiarli. Ricordate: sono facili, ma non dietetici! Followers avvertiti...

PANCAKES

Come si fanno?
200 g di farina
2 cucchiaini da tè di lievito in polvere
1/2 cucchiaino da tè di sale
1 cucchiaio di zucchero
2 uova
250 ml di latte
3 cucchiai di olio di semi
3 cucchiai di gocce di cioccolato fondente

Unite tutti gli ingredienti secchi: farina, lievito, sale, zucchero e gocce di cioccolato in una ciotola e mescolate. In un secondo recipiente montate a neve gli albumi e, in un terzo recipiente, sbattere i tuorli ai quali aggiungerete il latte e l'olio. Unite gli ingredienti liquidi a quelli solidi e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Per ultimi, aggiungete i bianche montati a neve e mescolate dal basso verso l'alto.
Ungete una padella antiaderente con un filo di burro e fatela scaldare bene. Versate due cucchiaiate di impasto e cuocete finchè sulla superficie non si formeranno delle bolle, a questo punto girate il pancake con una spatola e lasciate cuocere finchè risulterà dorato.

N.B. Una spruzzatina di sciroppo d'acero ed il mondo apparirà migliore! You have my word!

giovedì 17 febbraio 2011

Welcome to chocoland!

Non ci sono uomini nella vita di Amèlie, ci ha provato un paio di volte ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative. In compenso, coltiva un gusto particolare per i piccoli piaceri: tuffare la mano in un sacco di legumi, rompere la crosta della crème brulèe con la punta del un cucchiaino e far rimbalzare i sassi sul canale Saint Martin.

Come nella vita di Amèlie, per il momento, nemmeno nella mia ci sono uomini. E non perchè il risultato non sia stato all'altezza delle mie aspettitive (anzi!), semplicemente perchè...le cose a volte non vanno come te le aspettavi. L'innamoramento si affievolisce, si trasforma, o svanisce...Che dite, bisogna prenderla con filosofia o disperarsi tanto da strapparsi i capelli? Un pò e un pò, forse? Una delle cose che non dimenticherò mai del mio ex ragazzo è che il cioccolato non lo faceva impazzire. E com'è possibile, direte voi, visto che tu sei cioccolato-dipendente? Mi sa che è una mia prerogativa avere a che fare con uomini che non amano il cioccolato. Mio padre, per esempio, non solo non lo mangia, ma rifiuta categoricamente ogni tipo di dolce. Quindi ho deciso che il mio prossimo fidanzato dovrà essere stra-goloso, così da non farmi sentire in colpa se avrò voglia di preparare, e ovviamente mangiare, una torta da coma diabetico come quella che vi propongo in questo post! Forse chiedo troppo...credo che mi "accontenterò" di qualcuno capace di darmi il 110% in amore e che sia abbastanza indulgente da lasciarmi cucinare e mangiare dolci...se poi li vuole assaggiare anche lui ben venga!

TORTA GIANDUJOTTA

Come si fa la base?
4 uova
150 g di zucchero
1 bustina di vanillina
100 g di farina 00
30 g di fecola di patate
20 g di cacao amaro
100 g di nocciole tostate e tritate finemente
1/2 bustina di lievito
100 g di burro
Sbattete i tuorli a schiuma (mettendo gli albumi da parte) con quattro cucchiai di acqua bollente. Aggiungete, poco per volta, 100 g di zucchero, la vanillina, il sale e continuate a sbattere fino ad ottenere una massa cremosa. Montate gli albumi a neve fermissima, aggiungendo gradatamente lo zucchero rimasto, metteteli sopra i tuorli e setacciatevi sopra la farina a cui avrete unito la fecola, il cacao, le nocciole tritate e il lievito. Con la frusta a mano incorporate delicatamente il tutto senza sbattere, in mondo che il composto non si smonti, aggiungendo a piccole dosi il buro liquefatto tiepido. Mettete l'impasto in uno stampo a cerchio apribile da 26 cm, foderato con della carta da forno, e cuocete in forno statico 175° per 35-40 minuti.

Come si fa la farcia?
200 ml di panna da montare
250 g di cioccolato gianduja
Portate ad ebollizione la panna, toglietela dal fuco ed aggiungete 200 g di cioccolato gianduja mescolando fino al completo scioglimento. Montate leggermente la crema ottenuta con le fruste elettriche, dopo averla fatta raffreddare per un paio d'ore.

Come si fa la glassa al cioccolato? (Ricetta trovata qui)
6 cucchiai colmi di cacao
6 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di latte
50 gr. di burro
Mettete in un pentolino il latte, il burro, lo zucchero e per ultimo il cacao (se volete potreste prima miscelare lo zucchero ed il cacao, togliendo eventuali grumi a quest'ultimo ma vi assicuro che andranno via da soli, schiacciandoli durante la cottura contro il bordo del pentolino, visto che rimarranno a galla). Ponetelo sul fornello a fiamma dolcissima e fate sobbollire, girando continuamente per 5/10 minuti (dipende dalla fiamma e dal cacao), finché la glassa non lascerà il cucchiaio velato.

Come si assembla il dolce?
Tagliate la torta in due strati e distribuite la crema sullo strato inferiore. Scaldate la confettura in un pentolino e spennellate a parte superiore della torta. Quando la confettura sarà tiepida, versate la glassa sul dolce, ricoprendone tutta la superficie uniformemente.


P.S. La vedete quella strisciata sulla torta? Proprio lì dove manca la glassa? Ebbene, stavo camminando con leggiadra grazia sui miei consueti tacchi a spillo, pioveva e avevo la borsa tra le mani, oltre che la torta e...sbam! sono caduta sulle scale. C'è un rimedio all'IMBRANATAGGINE? Ditemi che passerà!

domenica 13 febbraio 2011

Sunday Boring Sunday

Ma tu cucini sempre torte? No, è che solitamente non fotografo il passato di verdure! E poi, se dopo averli spremuti come limoni per finire i compiti, ai bimbi del volontariato presentassi una minestrina, rischierei il linciaggio! BAMBINI. Uhm...voi li vorreste? Io sì, tantissimo. Non ora...un giorno. Ecco, magari un giorno non lontano anni luce. Magari non prima di un lavoro, un tetto sopra la testa e magari, dico magari, un marito, visto che l'immacolata concezione non è opzione da prendere in considerazione. Lo so che non dovrei, ma tra i bambini del volontariato ho sviluppato delle preferenze, anche evidenti mi sa! C'è Sofia, che è un tappino di bambina con gli occhi giganti che con un bacino mi trasforma un sabato mattina assonnato in una giornata tutta nuova! Alessio, il biondino che zitto zitto, fa i compiti in solitaria, c'è ma non lo senti! Houria che parla poco l'Italiano e spesso si spazientisce con la matematica e che mi ricorda un sacco l'Arianna bambina alle prese con le divisioni (che tragedia greca!), Whitney che è sempre stanca ma basta un abbraccio e smette di fare la lamentosa e poi c'è lui, Saif, che chissà che fine ha fatto negli ultimi mesi; la sua EVVE STVANA mi manca un sacco e anche sentire la sua voce pronunciare le magiche parole: MAESTVA AVIANNA, MA COSA DICI??? Insomma, i bambini non i rubano un pezzo di cuore, lo conquistano tutto e in un secondo anche! Poi io, che mi faccio comprare da un bacino ruffiano, sono la vittima perfetta! Per loro, venerdì sera, in pieno mood UICHENDESCO, ho sperimentato questa: 

CHOCOHOLIC CAKE (ricetta presa qui)

Come si fa la base?
2 uova
85 g di zucchero
85 g di burro morbido
150 g di farina
1 cucchiaio di lievito

Utilizzando le fruste elettriche, montate le uova con lo zucchero fin quando non diventano gonfie e chiare, quindi aggiungete il burro a pezzetti, amalgamando ancora, e la farina setacciata con il lievito, poca alla volta, mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo simile ad una frolla montata. Imburrate e infarinate una tortiera di 22 cm di diametro e, con il composto ottenuto, ricopritene la base, livellando il più possibile con il dorso di un cucchiaio inumidito in acqua fredda.

Come si fa il composto al cioccolato?

150 g di cioccolato al latte
100 g di cioccolato fondente
2 cucchiai di zucchero
1 uovo
200 ml di panna da cucina a lunga conservazione
Sciogliete insieme, in un pentolino posto a bagnomaria, i due tipi di cioccolato. Quando saranno sciolti, aggiungete, fuori dal fuoco, lo zucchero, l'uovo e la panna da cucina. Versate il composto sulla base e cuocete a 180° per 30 minuti.


Ai bambini è stato chiesto: "Chi ha preparato la torta?" e tutti hanno risposto all'unanimità: "ARIANNA!".
Che dire...si scioglie in bocca! Nessuno si è lamentato e, per qualche minuto c'è stato assoluto silenzio! Ci credereste? 30 bambini zitti? Scommetto che zittirebbe anche gli adulti!

venerdì 11 febbraio 2011

Come ti sistemo la carenza d'affetto!

Anche con voi cupido ha fatto cilecca ultimamente? Il principe non arriva oppure ha la testa da tutt'altra parte? Siete assaliti dallo sconforto ogni volta che alla tivù passa una di quelle pubblicità melense di San Valentino? Ma insomma...basta musi lunghi! Sapete cosa serve per riprendersi dopo una rottura? In ordine alfabetico: AUTOSTIMA, PALLE, POSITIVITA', SORRISO! Sì, sorridete gente e se non basta...tirate fuori l'artiglieria pesante e abbandonatevi alle dolci lusinghe del tiramisù! Non vi garantisco che riempirvi la pancia di mascarpone e savoiardi sarà la soluzione a tutti i vostri crucci amorosi ma almeno vi sarà sentire un pò coccolati! A proposito...a voi non mancano le coccole? Io credo di avere una grave carenza da quando sono single, mi mancano proprio le piccole cose, una carezza sulla testa o un sorriso appena sveglia, ma la vita è bella lo stesso, piccoli incovenienti a parte! Ma questa è un'altra storia...Tornando al tiramisù, non potete sbagliare, è un dolce a prova di imbranati!

TIRAMISU' FOR DUMMIES

Come si fa?
500 g di mascarpone
Caffè ( una caffettiera per 8 persone)
5 Uova
1 Confezione di savoiardi
5 cucchiai di marsala
5 cucchiai di Zucchero
Cacao amaro in polvere
Preparate il caffè e lasciatelo raffreddare. Dividete i tuorli dagli albumi e metteteli in due ciotole separate. Alla ciotola con i tuorli aggiungete lo zucchero e montate bene con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro a spumoso al quale aggiungerete il mascarpone. Lavate le fruste e impostatele alla massima velocità per montare gli albumi a neve fermissima, ad operazione ultimata unite le chiare montate al composto di tuorli e mascarpone con movimenti dall'alto verso il basso per evitare che gli albumi si smontino. Prendete il caffè, zuccheratelo a vostro piacimento e aggiungetevi il marsala.

Come si assembla il dolce?
Inzuppate un savoiardo alla volta nel caffè (non troppo, mi raccomando, altrimenti risulteranno mollicci!) e create uno strato di biscotti sul quale verserete metà della crema al mascarpone. Ripetete l'operazione e spolverate l'ultimo strato con del cacao amaro.
Nota golosa: se volete proprio rovinarvi, aggiungete delle scaglie di cioccolato fondente alla crema di mascarpone! Però...ssshhhhhhh, non dite che ve l'ho consigliato io!=)

lunedì 31 gennaio 2011

You know what I love about cooking?

"Lo sai perchè mi piace cucinare? Perchè dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente, voglio dire niente, una torna a casa e sa con certezza che, aggiungendo al cioccolato rossi d'uovo, zucchero e latte, l'impasto si addensa. E' un tale conforto."

Diceva proprio bene Julie in "Julie & Julia", non credete? Non importa quanto la giornata sia stata pesante, basta tornare a casa, prepararsi un bel comfort food e tutto torna a girare per il verso giusto, almeno, è questo l'effetto che fa a me cucinare. La ricetta di oggi però non prevede cioccolato, come la tanto decantata chocolate cream pie di Julie, che prima o poi sperimenterò. E' una cheesecake al mascarpone e ricotta, leggera come una nuvoletta, preparata durante il tardo-pomeriggio di un sabato trascorso in giro per negozi, tra una chat attiva e con il mascara in una mano, mentre mi preparavo per la serata...Ve l'ho detto che il multi-tasking è la mia specialità??? E' stata creata in onore del compleanno di un'amica ormai insostituibile, soprattutto per il suo spiccato cinismo! Un'altra cosa che mi piace del cucinare sapete qual'è? Guardare le facce soddisfatte dei miei "assaggiatori di fiducia", vedere come cambia la loro espressione al momento del primo morso, notare che il mio impegno viene apprezzato..e i complimenti, ovvio! Un semplice "brava" mi fa proprio nascere la voglia di continuare a sperimentare, proporre sempre novità, superare i miei limiti, perchè...chi ha detto che cucinare è facile? La panna si smonta, la maionese impazzisce, la torta non lievita e il soufflè si affloscia! Anyway, ecco la ricetta, provatela, è facile! Lo giuro!

EVE'S CHEESCAKE CON MASCARPONE E RICOTTA

(Dose per una tortiera da 26 cm)

Come si fa la base?
430 g di biscotti grancereale
80 g di burro
Polverizzate i biscotti con l'aiuto del mixer (o con un batticarne e una buona dose di rabbia!), ad essi unite il burro precedentemente fuso e amalgamate il tutto. Rivestite la base della tortiera con della carta forno ed imburratene le pareti, in seguito versate il composto di burro e biscotti e pressateli bene sul fondo e le pareti della tortiera. Conservate in frigo (o in balcone , visto che qui fa un freddo cane!).   

Come si fa la farcia?
350 g di ricotta
350 g di mascarpone
175 g di zucchero a velo
3 uova grandi
1 bacca di vaniglia
2 cucchiai di fecola
Unite tuori e zucchero e sbatteteli finchè non saranno montati, in seguito aggiungete i semi della bacca di vaniglia, i formaggi e la fecola e amalgamate bene, fino ad ottenere un composto omogeneo che verserete sulla base di biscotti. Infornate a 180° per 45 minuti e lasciate raffreddare in forno. Quando la torta sarà fredda, decoratela con fragole e mirtilli e date una bella spolverata di zucchero a velo.

martedì 25 gennaio 2011

You Are What You Eat

Ci sono le mattine in cui ti svegli proprio storta. Rare eh, ma ci sono...Quelle in cui vorresti solo mettere la testa sotto la sabbia, o sotto al cuscino nel mio caso, e spegnere i pensieri. Per usare una  metafora culinaria, la mia testa è un pò come un frullatore in questi giorni, sarà la mancanza di cose da fare (studio escluso), o l'ansia di uscire da questa benedetta università...Anzi no, il motivo lo conosco bene ma "negare all'infinito" mi sembra la tattica migliore ultimamente. Quindi, non potendomi sfogare prendendo a pugni qualcosa o qualcuno, ho impastato! Ed ho prodotto delle mezzelune trovate su questo sito illuminante.


MEZZELUNE SALATE "BE POSITIVE"

Come si fa la pasta?
100 g di farina (per me, farina di kamut integrale)
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di acqua
sale
Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola ed impastate fino a che non si formerà una pallina, se necessario, aggiungete un pò d'acqua e lasciate riposare in frigo.

Come si fa il ripieno?
250 g di zucca
2 zucchine
100 g di formaggio (per me, scamorza)
4 fette di prosciutto crudo
Tagliate la zucca e la zucchine e mettetele in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti. Non dimenticate di rivestire la teglia con della carta forno! A cottura ultimata lasciatele intiepidire.

Come si assembla la mezzaluna?
Dividete la pasta in due palline e stendete dei dischi di 18 cm di diametro circa, riempiteli con le verdure, il prosciutto ed il formaggio e chiudete bene. Bucherellate la superficie con una forchetta ed infornate a 180° per 20 minuti.

  
Addentate e lasciate defluire i pensieri tormentosi!
BE POSITIVE!

lunedì 10 gennaio 2011

What's wrong with veggies?

Premetto che questa torta è stata fatta un paio di mesi fa, non ora, avevo detto che mi sarei disintossicata e...lo sto facendo (più o meno! Il week-end non conta, vero???). E' così buona che non potevo non postare la ricetta anche se, a vedere tutto questo cioccolato, ho già voglia di alimenti tutt'altro che ipocalorici! Povera me!

CROSTATA PERE E CIOCCOLATO

Come si fa la pasta frolla?
300g di farina 00
130g di burro morbido
80g di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1 cucchiaino di lievito vanigliato
Disponete la farina a fontana su un ripiano, al centro mettete lo zucchero ed il burro, l'uovo, il tuorlo e la scorza di limone grattuggiata finemente. Impastate tutto senza lavorare troppo l'impasto e formate una palla che farete riposare per mezz'ora, in frigo, avvolta nella pellicola.

Come si fa l'interno al cioccolato? 
4 uova
120 g di farina
60 g di burro fuso
60g di cacao amaro in polvere
200 g di zucchero
200 ml di panna
1 bustina di lievito
Mettere tutti gli ingredienti TRANNE LA FARINA in una ciotola e amalgamare bene con lo sbattitore. Poi aggiungere la farina e mescolare bene  fino ad ottenere un composto omogeneo.

Come si assembla il dolce?
Pastafrolla
Impasto al cioccolato
3 pere grandi
Zucchero a velo
Stendete la pastafrolla e mettetela in una teglia precedentemente imburrata, versate sopra l'impasto al cioccolato e decorate con spicchi di pere tagliati sottili. Infornate, in forno preriscaldato, a 200° per 40 minuti, lasciate raffreddare, cospargete di zucchero a velo e...provate a non mangiarla tutta!

Mi è stato detto con entusiasmo che è uguale al dolce di una famosa pasticceria di Novara (leggi:Caldarola!). Ci crediamo???

martedì 4 gennaio 2011

Il 31/12 leoni, il 3/01 C_ _ _ _ _ _ I!

Parlo per me, ovviamente, che inizio il 2011 con l'influenza! Dopo l'abbuffata dell'ultimo periodo avevo deciso di depurarmi, ma non pensavo sarei stata costretta ad ingurgitare minestrine e trascorrere la serata tra le repliche de "I soliti Idioti" e le cattiverie di chef Ramsay! Almeno questa è arancione và, porta un pò di luce in queste giornate influenzate e grigiose. E dire che avevo anche un bel programma per il week-end e l'intenzione di fare razzia nei negozi dato l'inizio dei saldi! ME TRISTE!

VELLUTATA LIGHT DI ZUCCA E CAROTE, A PROVA DI INFLUENZA!

Come si fa? (dose per 3 persone)
1 cipolla
40 g di olio evo
800 g di zucca
200 g di carote
1 Dado (per me 1 cucchiaio di dado fatto in casa secondo la ricetta del bimby)
1 rametto di rosmarino
Una cucchiaio di ricotta a persona
800 g di acqua1 rametto di rosmarino


Preparate il brodo con l'acqua e il dado e, contemporaneamente, tagliate a pezzi la zucca e le carote e
affettate finemente la cipolla. Fate dorare la cipolla e aggiungete le verdure, che farete stufare per qualche minuto. Irrorate con il brodo, aggiungete il rosmarino, e lasciate cuocere per mezz'oretta, o fino al raggiungimento della consistenza che preferite. Passate tutto al mixer e, al momento di impiattare, aggiungete una cucchiaiata di ricotta ad ogni porzione. La zuppa, anche da sola, è davvero buona ma, se una minestrina non basta a riempirvi la pancia (come nel mio caso) aggiungete l'orzo e fatelo cuocere nella vellutata come se fosse una pastina, aggiungendo acqua ,se necessario, e un filo d'olio prima di servire.
N.B. Se volete riprodurre la ricetta con il Bimby, leggete qui !
P.S.Stasera ho fatto il tiramisù (domani i miei hanno una cena), mi sono regalata una cucchiaiata (e va bene, 3!) di mascarpone e...ora va un pò meglio. Altro che minestrine, i dolci hanno effetti più che benefici sulla salute, l'ho sempre sostenuto! Un pò meno sulle cosce...Purtroppo!

domenica 2 gennaio 2011

Come iniziare l'anno con il con il morale (e il colesterolo) alto!

Questa ricetta, di un profiteroles rivisitato, è dedicata a coloro che, a Capodanno, si sono sbafati il dolce e mi hanno chiesto di riprepararlo in tempi brevi. Magari, con la ricetta sott'occhio, si danno al fai-da-te!

PROFITEROLES RIVISITATO (astenersi deboli di cuore!)

Come si fanno i bignè?
150 g farina 00
100 g burro
250 g di acqua
4 uova
1 pizzico di sale
15 g zucchero
Versare in una casseruolina il latte e l'acqua e aggiungere il burro. Portare a bollore (controllando che il burro sia ben sciolto) e, dopo aver tolto il pentolino dal fuoco, versare la farina a pioggia. Mescolare bene con un cucchiaio di legno per eliminare i grumi e rimettere sul fuoco. Continuando a mescolare, tenere l'impasto sul fuoco ancora un paio di minuti finchè questo, dopo essersi *appallottolato* intorno a cucchiaio staccandosi dalle pareti, non inizierà a sfrigolare leggermente. Spegnere e lasciar raffreddare BENE. Aggiungere le uova, una per volta, mescolando in modo che il composto si amalgami perfettamente.

Come si fa la crema chantilly?
250 ml di panna fresca
750 ml di latte
100g di zucchero
Una bustina di novolina bertolini (facoltativa)
85 g di amido
3 uova
Con lo sbattitore, lavorate i tuorli con lo zucchero e, quando la connsistenza del composto risulterà morbida, aggiungete l'amido mescolando in continuazione per evitare i grumi. Quando la miscela risulterà liscia, versate lentamente il latte freddo, mescolando sempre. Poi unitevi la novolina e portate il tutto ad ebollizione, a fuoco basso senza smettere di mescolare, mi raccomando! Al raggiungimento del bollore, abbassate la fiamma e lasciate addensare per cinque minuti al massimo. Fate raffreddare bene la crema e, a parte, montate la panna e zuccheratela (1 cucchiaio di zucchero per me!). Quando la crema sarà ben fredda, aggiungete la panna con movimenti dal basso verso l'alto per evitare di smontarla.

Come si fa la salsa al cioccolato?
60 g di cacao amaro
60 g di cioccolato fondente
300 g di zucchero
1,5 dl di latte
Mettere in una ciotola il cacao e aggiungere il latte a filo in modo da evitare la formazione di grumi. Aggiungere il cioccolato a pezzetti e lo zucchero e far cuocere a bagnomaria fino ad ottenere una crema liscia e cremosa. Filtrare il tutto con un colino e lasciar intiepidire.

Come si assembla il profiteroles?
Riempite i bignè con l'aiuto di un sac à poche e sistematene un primo strato in un bel vassoio. Ricoprite abbondantemente di salsa al cioccolato e create un secondo strato in modo da formare una piramide. Irrorate di nuovo di salsa al cioccolato, fate raffreddare e mettete in frigo. Prima di servire, decorate con ciuffetti di panna e...preparatevi alla botta ipercalorica!

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